Niente mutuo? Facciamo il leasing immobiliare

del 201303141109 - Fonte: immobiliare.it

Abbiamo sentito dire tantissime volte che ottenere un mutuo in Italia è sempre più difficile e, come avevano anticipato alcuni analisti, dopo che l’agenzia di rating internazionale Fitch ha declassato l’economia italiana portandola dal livello A- a quello BBB+,  lo spread che indica il rapporto fra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi è tornato a salire spingendo in alto anche le condizioni imposte dagli Istituti di Credito per la concessione dei finanziamenti che, inutile precisarlo, ha causato come effetto immediato un’ulteriore stretta ai cordoni della borsa delle Banche.

Gli italiani devono quindi rinunciare a comprare casa? Tutt’altro. Possono fare di necessità virtù e scoprire, o riscoprire, uno tipo di finanziamento fino ad oggi poco noto e poco utilizzato: il leasing immobiliare. A puntare i riflettori su questo strumento è stato, sul sito LinkedIn, un gruppo di consulenti finanziari indipendenti che hanno anche stilato un elenco alquanto preciso di costi e vantaggi, analizzati anche dalla testata online SoldiWeb.

In primis, se i mutui tradizionali ormai non vengono concessi se non per la metà del valore dell’immobile, il leasing immobiliare consente di finanziare anche il 100% del costo della casa che si vuole acquistare e, come avveniva anche per i mutui ormai molti anni fa, nella cifra richiesta si possono inserire persino i costi legati all’arredamento. Il leasing immobiliare, peraltro, non prevede alcun tipo di ipoteca e questo annulla la necessità di registrare l’atto dal notaio e di sostenere i relativi costi.

Se si guarda poi al lato fiscale i vantaggi continuano. Con il leasing immobiliare la rendita derivante dalla casa non viene considerata per il calcolo del reddito imponibile; differentemente da quello che accade per i mutui, le società che concedono il finanziamento di leasing detraggono i costi dell’IVA che, quindi, non vanno a gravare sul costo finale della casa.

Attenzione però, anche il leasing ha le sue regole. Come prima cosa non si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi i canoni corrisposti alle società che concedono il finanziamento e se è vero che si può comunque scegliere, come avviene per i normali mutui, di avere rate calcolate su tasso fisso, variabile e perfino ad importo costante, crescente e o decrescente, la concessione è subordinata spesso alla fideiussione e, sempre, all’accensione contestuale di alcune polizze assicurative; fra tutte quella vita e quella che tutela da danni all’immobile oggetto del finanziamento.


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