La cedolare secca scalfisce solo gli affitti in nero

del 201302061056 - Fonte: Consulmedia Immobiliare

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre ha dato una valutazione assolutamente negativa della cedolare secca e comunica che le locazioni in nero hanno quasi toccato quota un milione, per l’esattezza sono 950.000 e rappresentano per le casse dello Stato una mancata entrata di circa cinque miliardi in due anni. Secondo quanto riferisce la Cgia questa cifra sarebbe addirittura superiore poiché non vengono considerati in essa i contratti che riguardano il milione e mezzo di universitari che, per la durata dell’anno accademico, vivono fuori dalla propria città e raramente in case di proprietà; il segretario dell’associazione sottolinea come questa operazione abbia solo toccato in superficie l’enorme realtà delle locazioni in nero ed i fatti sembrano confermare in pieno questa idea.

Nel 2011, anno dell’entrata in vigore della cedolare secca, erano previste entrate per quasi 3 miliardi e 200 mila euro ma l’erario ebbe un effettivo guadagno di 675 milioni, lo scorso anno non sono migliorate di molto le cose: a fronte di 3,5 miliardi previsti ne è stato incassato meno di uno; complessivamente il bilancio sul biennio vede un mancato gettito pari a cinque miliardi di euro. L’associazione di Mestre sembra essere tuttavia più ottimista sul futuro e sostiene che le stiano cambiando le cose poiché l’introduzione dell’Imu e la riduzione della deduzione forfettaria, che passa dal 15 al 5%, per la spese di manutenzione renderanno più conveniente ricorrere alla cedolare secca.

Le famiglie prese in considerazione per questa indagine della Cgia sono quelle che secondo i dati Istat vivono in affitto in maniera stabile, ovvero 4 milioni e 800 mila, a questo numero è stata sottratta la cifra degli immobili che gli affittuari danno in locazione, 2.700 mila abitazioni, le unità immobiliari affittate a società e quelle che possono essere ricondotte ad edilizia pubblica


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